Come fare ciò che ami fare


Per fare bene qualcosa devi amare farlo. L'idea non è precisamente una novità. L'abbiamo ridotta a cinque parole: "Fai ciò che ami fare". Ma dirlo alle persone non è sufficiente. Fare ciò che ami fare è difficile.

L'idea stessa esula da quanto la maggior parte di noi impara da giovane. Quando ero piccolo, sembrava che lavoro e divertimento fossero contrari per definizione. La vita aveva due stati: per una parte del tempo gli adulti ti facevano fare delle cose, e quello era chiamato lavoro; il resto del tempo potevi fare quello che volevi, e quello era detto giocare. Occasionalmente le cose che ti facevano fare gli adulti erano divertenti, proprio come, occasionalmente, giocare non lo era-- per esempio, quando cadevi e ti facevi male. Ma fatta eccezione per pochi casi anomali, il lavoro era abbastanza ben definito come non-divertimento.

E non sembrava essere un caso. La scuola, implicitamente, era noiosa proprio perché era la preparazione al lavoro da grandi.







Il mondo era diviso in due gruppi, i grandi e i piccoli. I grandi, come una sorta di razza maledetta, dovevano lavorare. I piccoli non dovevano lavorare, ma dovevano andare a scuola, che era una versione diluita del lavoro intesa come preparazione per quello vero. Per quanto non ci piacesse le scuola, i grandi erano tutti d'accordo sul fatto che il lavoro da grandi era peggio, e che noi ce la spassavamo.

Gli insegnanti in particolare sembravano credere implicitamente che il lavoro non fosse divertimento. La qual cosa non è sorprendente: il lavoro non era divertente per la maggior parte di essi. Perché dovevamo imparare a memoria le capitali anziché giocare a palla? Per lo stesso motivo per cui loro dovevano occuparsi di un branco di ragazzini anziché starsene sdraiati su una spiaggia. Semplicemente non potevi fare quello che ti andava.






Non sto dicendo che dovremmo lasciar fare ai ragazzi tutto ciò che vogliono. Può essere necessario far fare loro determinate cose. Ma se facciamo lavorare i ragazzi su cose stupide, sarebbe il caso di spiegare loro che la ripetitività non è propriamente qualità del lavoro, che il motivo per cui lavorano su cose stupide ora è perché possano occuparsi di cose più interessanti in futuro. [1]





Una volta, quando avevo 9 o 10 anni, mio padre mi disse che io avrei potuto essere qualsiasi cosa desiderassi quando sarei stato grande, purché mi fosse piaciuto abbastanza. Lo ricordo particolarmente perché mi sembrò così anomalo. E' come se mi fosse stato detto di usare dell'acqua secca. Qualsiasi cosa ritenni che volesse dire, non pensai che significasse che il lavoro potesse essere letteralmente divertente-- divertente quanto giocare.

Mi servirono anni per afferrare il concetto.



"First romance, first love, is something so special to all of us, both emotionally and physically, that it touches our lives and enriches them forever." - Rosemary Rogers




"First love is a little foolish and a lot of curiosity."- George Bernard Shaw



"The magic of first love is our ignorance that it can never end." - Benjamin Disraeli